L’adozione di un packaging più sostenibile potrebbe far risparmiare il settore dell’industria. E pure molto: 46 miliardi di dollari all’anno, pari a oltre 38 miliardi di euro. Ad affermarlo i risultati di una ricerca citati da Ds Smith, società leader a livello mondiale nel mondo del packaging, in concomitanza con la presentazione dei suoi Circular Design Principles, i principi per un design circolare di confezioni e imballaggi.
Con l’impennata degli ordini online dovuta alla pandemia di Covid-19, la diffusione di packaging ha avuto una notevole impennata. Lo studio rivela, però, che i consumatori valutano sempre più attentamente le politiche sulla sostenibilità delle aziende prima di procedere con un acquisto e sono critici quando il prodotto ordinato arriva in una confezione semi-vuota. Il 93 percento dichiara, infatti, di avere ricevuto pacchetti con spazio in eccesso, mentre il 73 percento ha ricevuto confezioni grandi il doppio o addirittura di più rispetto a quanto richiesto dal contenuto. Queste pratiche negative spingono il 54 percento dei consumatori a esitare nel fare un nuovo acquisto dalle aziende che spediscono prodotti in imballaggi più grandi del necessario.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche più critiche, lo spreco di spazio è in media più consistente nelle spedizioni di vestiti e scarpe (18%) e oggetti di vetro (64%). Al contrario, il comportamento delle persone è virtuoso, visto che l’80 percento afferma di riciclare o riutilizzare le scatole che contengono i loro ordini.
Secondo un sondaggio sottoposto agli amministratori delle aziende da Forbes Insights e DS Smith, eliminare lo spazio inutilizzato nel packaging potrebbe portare grandi benefici alle attività che effettuano spedizioni. Riducendo il loro impatto sull’ambiente, queste realtà sarebbero in grado di generare importanti risparmi e acquisire un vantaggio competitivo sui concorrenti. Il 60 percento degli intervistati stima che più di un quarto delle loro spedizioni e-commerce gestisce male il packaging. Le conseguenze sono la deformazione delle confezioni e il riempimento parziale dei container per le consegne internazionali. In base alla sua ricerca, DS Smith sostiene che il taglio delle spese di logistica inutile potrebbe tradursi in risparmi per 46 miliardi di dollari all’anno per l’industria globale.
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